Kasparhauser 
 
2012 
 
 
 
Philosophical culture quarterly
  
 
Issues
  
 
Culture Desk
  
 
Ateliers
  
 
Works
  
 
Parntership
  
 
Info 
 | 
 | 
 
Chaosmografie ■ III. Escatologia 
di Jacopo Valli
 
 
  
Micro-elogio della Desperatio Activa
La Fine dell’esistenza, il disattivarsi della forma/sostanza cosciente, ossia, la cosiddetta morte, non è male in sé.
  
L’insensatezza apre l’esistenza al possibile immanente e non la incastona in un assetto mortificante [Nichilismo Attivo: non subire la forma, la rappresentazione, il senso, la Verità di Dio, fosse pure quella del dio della sostanziosa passività scambiante la fertile ed affrancante assenza di senso per la dualizzante oppressione di una rappresentazione ossessiva del Nulla, giustappunto misconosciuta (il dio di Nietzsche non si esaurisce nella figura exoterica della divinità giudaico-cristiana)].
  
Quasi mai la disperazione per l’insensatezza è disperazione: quasi sempre è speranza di speranza, ossia, ancora speranza. Mancanza, proiezione, tensione asservente.
  
«On n’échappe pas de la machine», per dirla con Gilles Deleuze.
  
Mais...
  
... La disperazione è malintesa grazia dal profumo di papavero.
  
 
Geometric Horsehair, Untitled, 2013 
 
  
    
 | 
 |